Friday, November 27, 2009

Finanziaria, proposta della Lega: "Solo 6 mesi di cig per gli stranieri"


Il Carroccio propone trattamento diverso per gli immigrati in tema di ammortizzatori sociali.
L'opposizione: "Emendamento razzista". Il ministro Carfagna: "Una provocazione"

ROMA - Cassa integrazione limitata per i cittadini extracomunitari che lavorano in Italia. La Lega apre un nuovo fronte di scontro e propone un emendamento che limita a sei mesi gli strumenti di sostegno al reddito. A farsi carico dell'annuncio è il deputato Maurizio Fugatti. Che spiega così l'uscita del Carroccio: "Le risorse sono quelle che sono e prima di tutto dobbiamo guardare ai cittadini italiani. Quindi diamo la cassa integrazione anche ai cittadini extracomunitari ma solo per sei mesi. Se non c'è lavoro per gli italiani, non c'è per nessuno. Prima dobbiamo pensare agli italiani".

Passano pochi minuti e le opposizioni si scatenano. "Quell'emendamento e' palesemente incostituzionale e sono sicura che la presidenza della Camera lo dichiarera' inammissibile - taglia corto la capogruppo del Pd nella commissione Affari costituzionali della Camera, Sesa Amici - Sono norme incivili e razziste del tutte prive di ogni fondamento e ragion d'essere''.
Ancor più duro il senatore democratico Paolo Nerozzi: "La proposta della Lega è una nuova forma di legge razziale nel mondo del lavoro". E l'accusa di razzismo torna anche nelle parole del capogruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi. Ma anche dentro il governo crescono le perplessità: "E' una provocazione, che sono certa non avrà alcun seguito in Parlamento" dice il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna. mentre il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ricorda come la cig sia un diritto soggettivo di tutti i lavoratori.
Anche il sindacato fa sentire la sua voce: "Una iniziativa xenofoba e una vera e propria sciocchezza giuridica - dice la Cgil - Questi lavoratori pagano come per tutti gli altri i contributi per accedere agli ammortizzatori sociali. Quindi si tratta di un emendamento improponibile a meno che la Lega non pensi che i lavoratori stranieri devono solo versare e difficilmente ricevere il corrispettivo di quanto versato. E' una esplicita istigazione al lavoro nero".
Critica anche la Cisl che, per bocca del segretario Raffele Bonanni bolla l'iniziativa: "I lavoratori immigrati regolari pagano i contributi e le tasse in italia e hanno diritti al pari di tutti i lavoratori italiani".
Parole a cui fa eco l'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano: "Non solo si colpiscono i lavoratori oggettivamente più deboli ma si crea una condizione di rottura del rapporto di lavoro che spingerà inevitabilmente queste persone nel vicolo cieco della clandestinità e del lavoro nero". (La Repubblica, 27 novembre 2009)

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