Wednesday, September 2, 2009

Il Sud si ribella alla Lega Nord (l'Italia dei dialetti ?)

Il partito separatista e spesso razzista della Lega Nord decide l'agenda del governo Berlusconi. I meridionali ne hanno abbastanza e stanno pensando di fondare una Lega Sud (...). L'atmosfera tra il Nord e il Sud Italia si è fatta pesante (...). La causa si chiama Lega Nord, il partito di Umberto Bossi, che ogni giorno presenta nuove proposte che bersagliano i meridionali ed indeboliscono l'unità nazionale (...). La Lega è fortemente legata alla propria identità e vede nella "Padania" , uno stato partorito dalla fantasia di Bossi, la propria patria. Lingua ed istruzione stanno a cuore ai leghisti. Così tanto che vogliono rendere i dialetti locali obbligatori per legge nelle scuole primarie e superiori. Ciò riguarda anche gli insegnanti meridionali che lavorano al Nord. Secondo la Lega, questi ultimi non parlano una parola di italiano, per non parlare dei dialetti settentrionali. "Bisogna smetterla di far torturare i nostri figli da persone che non vengono dal Nord", ha gridato Bossi durante un convegno di partito. Il Ministro Gelmini ha promesso "corsi intensivi" per i meridionali, ma per Bossi non basta (...). Bossi vuole ora far passare una legge per cambiare le gabbie salariali in Italia del Sud e del Nord, dal momento che il costo della vita al Sud è più basso che al Nord. Quasi tutti gli altri politici, sindacati e associazioni di imprenditori hanno reagito furiosamente alla proposta. "Razzista" e "odorante di Unione Sovietica" sono i giudizi più moderati. Berlusconi prova a salvare il salvabile per evitare di cadere nel divario crescente tra Nord e Sud. (Articolo di Politica interna, pubblicato venerdi 14 agosto 2009 in Olanda)

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