Sunday, September 13, 2009

Nascere in pace (di Muin Masri)

Esprimi un desiderio, ci sono molti sogni da realizzare. Ma a volte, per la sorpresa e per la fretta, ci si perde con il pensiero e si spreca l'occasione. I figli non sono stelle e nemmeno i desideri, sono il sogno che si fa vivo all'improvviso. Sarò mai capace ? Cosa racconterò ? Chi sono ? Dove sono i miei fratelli ? In mancanza di risposte vago nel bosco per qualche giorno e torno a casa con la febbre. Come si fa a raccontare la vita del migrante ? E la guerra ? Dove l'uomo ridiventa bestia e spesso è premiato come un eroe. Spero di cavarmela con qualche bugia. Meglio ancora, spero che a lui non freghi niente

Un tempo mi dicevo "niente figli a questo mondo", o per lo meno non prima di aver riscattato la mia libertà. La guerra l'ho ereditata da mio padre, e non è stato bello vedere i miei genitori umiliati dai militari. Facevano di tutto per nascondere la loro sofferenza, ma un bambino sa distinguere tra lacrime di dolore e di gioia. Tante volte ho giurato che li avrei vendicati. Da grande. Crescere con la voglia di spaccare il mondo non è cosa da bambini, e così ci siamo ritrovati già grandi, duri anche a noi stessi. Moralisti.

E poi il tempo passa, i genitori invecchiano in fretta, la guerra diventa normale. Qualcuno si vendica, qualcuno si arrende, altri decidono di scappare. Mi spiace, cercate qualcun altro da mettere su quella croce, io ora voglio solo una cosa : dormire una notte intera e magari sognare il viso di mia madre senza lacrime, gli occhi di mio padre sorridenti, i miei fratelli urlare di gioia rincorrendo una lucertola. La guerra è anche questo, ripetersi bugie fino a credere che sia tutto vero, reale. Che un giorno tornerò a riprendere i miei ricordi, la mia infanzia rubata.

Nell'attesa, qualcuno ti accarezza la testa, ti stringe la mano, e tu continui a fare il duro. Ma un bel giorno ti sussurra a tradimento:"Sono in dolce attesa". Non rimane che vagare nel bosco: niente domande, niente risposte, lì dentro c'è la pace che hai sempre sognato. E a casa ti aspetta l'unica persona che ti fa cambiare idea senza drammi, che ti fa ridere e piangere senza vergogna. E' il dono della vita al contrario : non sei tu che li hai fatti nascere, sono loro che ti hanno dato la vita. Ecco perchè sorrideva il tuo vecchio. Non era per finta. (Muin Masri, Internazionale n.787 del 20/26 marzo 2009 - Muin Marsi è uno scrittore nato nel 1962 a Nablus, in Palestina. Vive in Italia dal 1985 - E-mail: info@muinmarsi.it)

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