Wednesday, September 30, 2009

Immigrati, l'Onu attacca l'Italia: "Respingimenti inaccettabili"

GINEVRA - L'Alto Commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay, denuncia le politiche nei confronti degli immigrati, "abbandonati e respinti senza verificare in modo adeguato se stanno fuggendo da persecuzioni, in violazione del diritto internazionale". In un discorso previsto per domani e anticipato a Ginevra, la Pillay cita il caso del gommone di eritrei rimasto senza soccorsi tra la Libia, Malta e Italia, ad agosto. E spiega che "in molti casi, le autorità respingono questi migranti e li lasciano affrontare stenti e pericoli, se non la morte, come se stessero respingendo barche cariche di rifiuti pericolosi".

"La pratica della detenzione dei migranti irregolari, della loro criminalizzazione e dei maltrattamenti nel contesto dei controlli delle frontiere deve cessare - aggiunge Pillay - . Oggi, partendo dal presupposto che le imbarcazioni in difficoltà trasportano migranti, le navi le oltrepassano ignorando le suppliche d'aiuto, in violazione del diritto internazionale. In molti casi - aggiunge l'Alto Commissario per i diritti umani - , le autorità respingono questi migranti e li lasciano affrontare stenti e pericoli, se non la morte, come se stessero respingendo barche cariche di rifiuti pericolosi". L'Alto commissario cita in proposito la situazione nel Mediterraneo, nel Golfo di Aden, nei Caraibi e nell'Oceano indiano.

Sul tema dell'immigrazione è tornato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in occasione della sua visita sui luoghi del terremoto in Abruzzo: "Pensare alla storia di Nancy Pelosi - ha detto Fini citando il caso della portavoce del Congresso Usa - dimostra che non solo si può essere orgogliosi delle radici italiane, ma anche che non occorre avere paura dell'immigrazione né dubitare sulla possibilità di una vera integrazione" degli immigrati. "La presidente Pelosi - ha detto Fini - italo-americana d'Abruzzo, dimostra il legame profondo tra i nostri popoli che si è confermato nei momenti tragici. La nostra comunità oltreoceano è importante. Chi è partito diversi anni fa da queste montagne oggi è inserito a livelli altissimi nella politica e nell'economia di quel paese".
(La Repubblica, 14 settembre 2009)


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