Giorgio Gaber, in una canzone intitolata Cancro, diceva :"E' difficile vivere con gli assassini dentro. Forse è più facile vivere con gli assassini fuori, che ti sparano addosso. L'assassino dentro è come un'iniezione, non la puoi fermare e non risparmia nessuno". Queste parole mi sono tornate in mente pensando a tutto quello che sta succedendo in Italia. Il razzismo istituzionale e quello delle spranghe sono sempre più diffusi. Ci si illude che sparando a zero sull'altro si risolveranno magicamente i problemi legati alla crisi. Si cerca di creare un "assassino" fuori, ma il vero problema è quello dentro : le incessanti menzogne sulla sicurezza, che servono a nascondere l'incapacità di governare e fare opposizione.
Joy Johnson era una ragazza nigeriana di ventiquattro anni. Faceva la prostituta a Bari, era clandestina e aveva la tubercolosi. Non si è fatta curare per paura di essere espulsa. Nella notte tra il 6 e il 7 marzo è morta, e oggi molti rischiano il contagio. Le sarebbe bastata una radiografia per salvarsi, ma il Governo ha decretato che i dottori devono denunciare i malati clandestini. Il risultato è che molti di loro non si fanno visitare. Ecco la vera sicurezza.
La xenofobia non risparmia nemmeno i neonati. Sempre la Lega ha proposto un emendamento che vieterebbe di registrare all'anagrafe i figli di genitori privi di permesso di soggiorno. E che dire dei recenti attacchi della stampa contro la scuola materna ed elementare Carlo Pisacane a Roma ? Bambini italiani e stranieri convivono benssimo, ma c'è chi ha parlato di "modello clamorosamente fallito".
Forse è vero, l'Italia ha un cancro, un assassino dentro che la logora. Speriamo di trovare una cura.
(Igiaba Scego, Internazionale n.787 del 20/26 marzo 2009 - Igiaba Scego è una scrittrice di origine somala. E' nata nel 1974 a Roma, dove vive - e-mail : balambalis@gmail.com)
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment